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TRA SACRO, PROFANO E SURREALE

La presenza umana è elemento ricorrente nella fotografia di Carlo Cichero, figura che non è mai statica o casuale, ma è sempre al centro di un’azione ben precisa.

Da anni la sua ricerca segue principalmente due differenti filoni: il primo è l’interpretazione fotografica delle feste religiose, progetto che lo porta a muoversi nelle diverse zone d’Italia, in cui egli è attento osservatore dei più piccoli dettagli della scena, dettagli a cui restituisce un ruolo di primo piano e che diventano punto di forza e suggestione all’interno dell’immagine.

Nel secondo, invece, Carlo abbandona il ruolo di spettatore per assumere quello di sceneggiatore e regista di un ipotetico spettacolo teatrale, cinematografico se vogliamo, ideando con scrupolo eventi fantastici e surreali, che spesso vedono la partecipazione di più attori, in cui, nella costruzione di ciascuna scena, si impegna in un lungo e meticoloso lavoro sia per l’allestimento del set che per la scelta dell’illuminazione.

Andrea Repetto

Parlare con le immagini.
Ecco cosa rappresenta e ha sempre rappresentato per me la fotografia.

Fin da ragazzo ho iniziato a fraternizzare con la fotocamera. Uno strumento.
Uno strumento per cogliere ciò che mi colpisce di un soggetto.

E così una foto-ricordo deve diventare anche un ritratto, per come la vedo io.

Fotografare un volto è cosa che può essere fatta anche nelle macchine foto-tessera, ma fotografare il pensiero che passa per la mente del soggetto è cosa assai difficile se non impossibile, ma quando accade è cosa indimenticabile.

E cosi ritratti, tanti, cercando di cogliere espressioni, tic, meglio se rubati.

Ritratti ad amici, a persone del paese, alle sagre. Ritratti per fissare sulla carta un francobollo di vita di persone conosciute, ma spesso e volentieri anche sconosciute.

Mai avrei pensato, a quell’epoca, di poter essere interessato anche a oggetti inanimati

E invece è accaduto.

Oggi mi dedico per la maggior parte a foto di interni, di arredamenti e oggettistica.
Mai, ripeto, avrei immaginato che gli oggetti potessero essere così ricchi di dettagli.
Una mondanatura può diventare un canale tortuoso, un intarsio una piazza. pur di trovare la giusta prospettiva .

E gli ingredienti sono le fedeli ottiche e..un pizzico di fantasia.
Le forme preziose create da un’altro artigiano sono uno stimolo irresistibile.

Forme che sono pronte a prendere posto in un’altra realtà e poi magari cambiare ancora location e ancora e ancora fino all’usura.
Usura che distrugge a mano a mano ogni oggetto.

Ma risparmia la sua immagine se qualcuno l’ha

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